Pedagogisti Clinici ANPEC Sezione Mantova

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Un Pedagogista Clinico al CDI
Progetto "Creare per Essere" in un Centro Diurno Integrato

In un non luogo, quale può essere considerato un centro diurno integrato, si entra in punta di piedi chiedendo permesso, cercando di non disturbare ma soprattutto di non turbare.
Ogni singola persona è una storia, il summa di una moltitudine di avvenimenti. Ogni nuova proposta può essere la chiave per riportare alla memoria episodi da tempo accaduti e dimenticati. Ma il rimembrare non sempre è piacevole, non sempre il ricordo è associato a nostalgiche emozionalità.
In codesto luogo di ospitalità troviamo un concentrato di umanità, un costrutto formato da eterogenei vissuti.
Uomini e donne che, con la loro complessa diseguaglianza, generano un nuovo ambiente sociale.
Uno spazio che delimita e che a sua volta è delimitato da opportune regole di convivenza.
L'esperienza lavorativa, in un luogo con queste particolari ed esclusive caratteristiche, è altamente formativo sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista umano. Come precedentemente definito "un non luogo" in grado di offrire scorci di potenziali futuri.
Luoghi che ci raccontano di fragilità umane, luoghi che narrano di capacità o di volontà di essere e rimanere persone, sempre e comunque.
Un mondo che ci costringere a guardarCi dentro, sentire nel profondo del nostro essere le motivazioni che ci inducono a combattere quotidianamente per capire il microcosmo che ci circonda.
Un creato in continua evoluzione che da conosciuto diventa improvvisamente, o lentamente in base alla nostra evoluzione psicofisica, incomprensibile ed ostile.
Capire per capirci.

(Segue)

Investire in tempo di crisi

Il mondo è in crisi e di questo non abbiamo alcun dubbio.
Sicuramente quello che stiamo vivendo è un profondo e generalizzato stato di disagio che ha colpito, in modo più o meno grave, tutte le strutture economiche di questo pianeta.
Ma quale è il risvolto più profondo di questa crisi?
Quale è la vera inquietudine generata da questo importante stato di recessione economica, evidenziatasi soprattutto in quei paesi definiti industrializzati?
Sicuramente quello di aver messo allo scoperto i nostri limiti di persona.
Di aver messo in risalto una raggiunta In-Capacità della persona di Pro-Gettarsi un futuro.
Di aver messo in oggettiva evidenza che il nuovo uomo, rassicurato sino ad oggi dai beni di consumo di cui era in grado di circondarsi, si era adagiato al vivere una personale, quanto distorta, interpretazione di un raggiunto "Carpe Diem".
Più che un "Cogli l'attimo" possiamo pero pensarlo un "Vivi l'attimo, che del doman non vè certezza".
Le nuove generazioni hanno dimenticato, o forse non hanno mai conosciuto, il profondo significato della parola investire.
Investire nel più grandioso pro-getto che una persona possa fare, il "
Progetto di se".
Per uscire da questo tipo di depressione servono uomini che vedano nuove conquiste nel proprio futuro.
Uomini che non fermano la propria visione all'oggi, al sopra-vivere ad un'altro giorno. Una visione di precarietà psichica, altamente destrutturante che, lentamente, sgretola la propria ed altrui capacità di
"Ri-Creare" attraverso il "Ri-crearSi".
Chi ha il coraggio di
"Affrontar-Si" come persona, nel momento in cui scopre che le possibilità economiche, al di là del soddisfare le esigenze primarie e se vogliamo secondarie, hanno un significato puramente virtuale in ambiente sociale, scopre che il vero valore delle cose sta nella propria continua evoluzione personale. Nell'investimento che la persona fa su di se e per se.
Profondere risorse per una formazione permanente è alla base dello sviluppo di capacità che rendono la persona sempre in grado di di
"progettare" e "progettarsi" , ovvero di "Pro-Gettare", gettare avanti se stessi in un futuro indefinito, vedersi con le ali del sogno volare verso nuove immaginifiche realtà.
il bambino, il ragazzo, l'uomo, il vecchio, tante facce di un unico tutto. Ogni stadio la somma dei precedenti. Ogni nuova evoluzione ci porta più vicini alla conoscenza del nostro Sé, fondamenta del nostro IO.
Un Io in continuo divenire il nostro divenire.
Investire su di se vuol dire,
avere la forza di riempire la propria valigia di competenze, il coraggio di "voler" togliere la propria vita dalle mani di altri e diventare fautori di nuovi destini per se e per il mondo affettivo che ci circonda. E' lo scoprire continuamente nuove potenzialità. Nuove possibilità che vanno oltre il naturale declino a cui il corpo è assoggettato dal trascorrere del tempo. Vuol dire trovare sempre e comunque la possibilità di sentir-Si sempre parte integrante di un tutto e non frammenti del tutto.
La persona ha il diritto dovere di evolverSi continuamente, per dare nuovi significati al proprio essere creatività, per essere in grado di ri-modellare continuamente pensieri e concetti, per essere sempre più parte del tutto.
L'educare al conoscere ed al conoscerSi è il più grande investimento che l'uomo, di qualsiasi età, possa fare.

Forse nel momento della crisi più profonda è giunto il momento di tornare ad investire sull'unica cosa che ha valore "La Persona", la nostra Persona.

Dott. Maurizio Saravalli

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